I Dissidenti rappresentano la seconda monografia che Officina Move dedica ancora una volta allo studio della sedia, ora simbolo di potere, conformismo e staticità ora vero ritratto del corpo umano da cui, arricchendosi di ammiccamenti e significati, muta anche semanticamente nei nomi delle sue componenti.
Acquisendone schiena, braccia, gambe e piedi, l’oggetto sedia prende la forma di quella umanità lasciata a se stessa che veste i panni del degrado. Grida il proprio dissenso e sdegno contro il potere, l’immobilismo e l’accettazione passiva e disincantata di una società contemporanea schiava di un consumismo esasperato.
I Dissidenti ritraggono la perdita di identità di questa società: una involuzione nella evoluzione raccontata dalla rinuncia del proprio status di sedia che, nel tentativo di alzarsi in piedi per denunciare la propria contrarietà verso un modello sociale corruttibile, ne diventa nuovamente vittima esprimendo tutta la sua fragilità.